sabato 26 marzo 2011

"Sonno profondo" di Banana Yoshimoto

*In onore della tregedia che ha colpito il Giappone vogliamo dedicare il primo libro a un’autrice giapponese, Banana Yoshimoto.*

“Sonno profondo” è uno dei primi libri dell’autrice nipponica, il terzo pubblicato in Italia nel 1994. La Yoshimoto è figlia di un famoso filosofo giapponese e forse ha preso dal padre la capacità di esprimere le emozioni e le sensazioni umane. In questo libro sono narrate le vicende di tre giovani donne che, in modo diverso, sono tutte assuefatte da una profonda solitudine. La prima donna sta con un uomo sposato, ma trascorre la maggior parte del suo tempo a dormire, sola, nel suo appartamento. La seconda e la terza devono affrontare il vuoto provocato da un lutto, riempito solo da malinconie e riflessioni sulla morte. Le protagoniste, segnate da esperienze dolorose, sembrano trovarsi in una dimensione irreale, dove il tempo si è interrotto, e sembrano risvegliarsi paradossalmente solo la notte, quando possono contare sul buio che le circonda. L’autrice riesce a esprimere molto bene il vuoto e la solitudine che possono accompagnare l’essere umano in quel percorso duro e doloroso che purtroppo a volte è la vita.
Sonno profondo, Banana Yoshimoto, Ed. Feltrinelli 1994, pagg. 114

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sabato 26 marzo 2011

"Sonno profondo" di Banana Yoshimoto

*In onore della tregedia che ha colpito il Giappone vogliamo dedicare il primo libro a un’autrice giapponese, Banana Yoshimoto.*

“Sonno profondo” è uno dei primi libri dell’autrice nipponica, il terzo pubblicato in Italia nel 1994. La Yoshimoto è figlia di un famoso filosofo giapponese e forse ha preso dal padre la capacità di esprimere le emozioni e le sensazioni umane. In questo libro sono narrate le vicende di tre giovani donne che, in modo diverso, sono tutte assuefatte da una profonda solitudine. La prima donna sta con un uomo sposato, ma trascorre la maggior parte del suo tempo a dormire, sola, nel suo appartamento. La seconda e la terza devono affrontare il vuoto provocato da un lutto, riempito solo da malinconie e riflessioni sulla morte. Le protagoniste, segnate da esperienze dolorose, sembrano trovarsi in una dimensione irreale, dove il tempo si è interrotto, e sembrano risvegliarsi paradossalmente solo la notte, quando possono contare sul buio che le circonda. L’autrice riesce a esprimere molto bene il vuoto e la solitudine che possono accompagnare l’essere umano in quel percorso duro e doloroso che purtroppo a volte è la vita.
Sonno profondo, Banana Yoshimoto, Ed. Feltrinelli 1994, pagg. 114

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