venerdì 9 settembre 2011


Questa estate ci sono andata proprio giù con le letture, favorita dall'assenza di televisione nella casa della località marina e dalla rilassantissima arietta estiva. A mare purtroppo ci sono stata meno volte rispetto agli anni passati, causa per fortuna lavoro a tempo pieno, ma quelle due mezze giornate libere ero più o meno

cosìe così ,
anche se avrei preferito di gran lungo essere  così



N.B. non sono io quelle in foto.


Le mie letture sono state:   "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafon, "Eclipse" di Stephenie Meyer, "La linea d'ombra" di Joseph Conrad, "Il giovane Holden" di J.D. Salinger, "La cacciatrice di ossa" di Kathy Reichs, "Ricordati di guardare la luna" di Nicholas Sparks e "Un regalo da Tiffany" di Melissa Hill.   (di qualcuno di questi arriverà la recensione)

Ad ogni modo l'estate, anche se non per calendario e per temperature, è finita. Io sono tornata in città, lavoro ancora più frenetico, tempo libero sempre meno e inevitabilmente il tempo per leggere si riduce notevolmente.

Di positivo c'è che sarò più presente nel blog, cosa che non ho potuto fare in estate ahimè. Arriveranno nuove recensioni, nuove rubriche e spero qualche novità che ho già in mente.


Intanto voglio deliziarvi con quella che è stata la mia canzone dell'estate.....




Buon ritorno dalle ferie per chi c'è andato, buon ritorno alla normalità per chi è stato in vacanza, buon fine stagione e buona preparazione per le stagioni che verranno e come sempre...
BUONA LETTURA!




"Margherita Dolcevita" di Stefano Benni

 
Stefano Benni ci racconta una storia moderna, attuale, forse troppo, tanto da spingersi in una previsione non molto futura. La protagonista è Margherita, una ragazzina di 14 anni con qualche problema al cuore. Vive in una città qualunque con una famiglia formata da genitori, due fratelli, il nonno, lei e un cane: persone che conducono una vita normale, ognuno con le proprie manie e le proprie fissazioni. Un giorno però la tranquillità e la normalità delle loro vite è sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini, una famiglia ricca e perfetta (in apparenza) che costruisce una casa a forma di cubo super blindata. Casa-cubo e famiglia-perfetta sono circondati da un alone di mistero. Nascondono qualcosa, si comportano in modo strano, cominciano ad accadere nel quartiere avvenimenti inusuali e inspiegabili. Margherita sente puzza di bruciato e inizia a indagare. Ben presto si ritrova sola: tutta la sua famiglia è ammaliata dai vicini e sono ormai dalla loro parte. Margherita non demorde perché sembra che tutto il mondo sia stato “occupato” da cubi e famiglie perbene, e, dalla sua, ha la fantasia, il coraggio e un’ ”amica” speciale.

L’autore non sta forse descrivendo la nostra realtà?! Quante volte ci arrendiamo a ciò che gli altri ci impongono, alle “leggi” della società, al volere collettivo. Senza che ce ne accorgiamo ci uniformiamo alla massa, soccombiamo a delle decisioni che non si sa neanche chi le prende, rinunciando a quelle diversità che ci rendono unici. Margherita lotta con tutte le sue forze per mantenere il proprio essere, pur sapendo di non essere perfetta e di avere tanti difetti, e cerca di mantenere la sua integrità, la sua unicità, le sue particolarità. Dovremmo essere come Margherita Dolcevita o per lo meno provarci.


"Margherita dolcevita", Stefano Benni, Ed. Feltrinelli 2005, pagg. 206

venerdì 9 settembre 2011


Questa estate ci sono andata proprio giù con le letture, favorita dall'assenza di televisione nella casa della località marina e dalla rilassantissima arietta estiva. A mare purtroppo ci sono stata meno volte rispetto agli anni passati, causa per fortuna lavoro a tempo pieno, ma quelle due mezze giornate libere ero più o meno

cosìe così ,
anche se avrei preferito di gran lungo essere  così



N.B. non sono io quelle in foto.


Le mie letture sono state:   "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafon, "Eclipse" di Stephenie Meyer, "La linea d'ombra" di Joseph Conrad, "Il giovane Holden" di J.D. Salinger, "La cacciatrice di ossa" di Kathy Reichs, "Ricordati di guardare la luna" di Nicholas Sparks e "Un regalo da Tiffany" di Melissa Hill.   (di qualcuno di questi arriverà la recensione)

Ad ogni modo l'estate, anche se non per calendario e per temperature, è finita. Io sono tornata in città, lavoro ancora più frenetico, tempo libero sempre meno e inevitabilmente il tempo per leggere si riduce notevolmente.

Di positivo c'è che sarò più presente nel blog, cosa che non ho potuto fare in estate ahimè. Arriveranno nuove recensioni, nuove rubriche e spero qualche novità che ho già in mente.


Intanto voglio deliziarvi con quella che è stata la mia canzone dell'estate.....




Buon ritorno dalle ferie per chi c'è andato, buon ritorno alla normalità per chi è stato in vacanza, buon fine stagione e buona preparazione per le stagioni che verranno e come sempre...
BUONA LETTURA!




"Margherita Dolcevita" di Stefano Benni

 
Stefano Benni ci racconta una storia moderna, attuale, forse troppo, tanto da spingersi in una previsione non molto futura. La protagonista è Margherita, una ragazzina di 14 anni con qualche problema al cuore. Vive in una città qualunque con una famiglia formata da genitori, due fratelli, il nonno, lei e un cane: persone che conducono una vita normale, ognuno con le proprie manie e le proprie fissazioni. Un giorno però la tranquillità e la normalità delle loro vite è sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini, una famiglia ricca e perfetta (in apparenza) che costruisce una casa a forma di cubo super blindata. Casa-cubo e famiglia-perfetta sono circondati da un alone di mistero. Nascondono qualcosa, si comportano in modo strano, cominciano ad accadere nel quartiere avvenimenti inusuali e inspiegabili. Margherita sente puzza di bruciato e inizia a indagare. Ben presto si ritrova sola: tutta la sua famiglia è ammaliata dai vicini e sono ormai dalla loro parte. Margherita non demorde perché sembra che tutto il mondo sia stato “occupato” da cubi e famiglie perbene, e, dalla sua, ha la fantasia, il coraggio e un’ ”amica” speciale.

L’autore non sta forse descrivendo la nostra realtà?! Quante volte ci arrendiamo a ciò che gli altri ci impongono, alle “leggi” della società, al volere collettivo. Senza che ce ne accorgiamo ci uniformiamo alla massa, soccombiamo a delle decisioni che non si sa neanche chi le prende, rinunciando a quelle diversità che ci rendono unici. Margherita lotta con tutte le sue forze per mantenere il proprio essere, pur sapendo di non essere perfetta e di avere tanti difetti, e cerca di mantenere la sua integrità, la sua unicità, le sue particolarità. Dovremmo essere come Margherita Dolcevita o per lo meno provarci.


"Margherita dolcevita", Stefano Benni, Ed. Feltrinelli 2005, pagg. 206