mercoledì 23 marzo 2011

"No man is an island": in pochi versi l'essenza del Tutto

Post scritto da Roberta B.

I celebri anacronistici versi di John Donne hanno forse abbandonato i cuori e i pensieri degli uomini di quest'oggi?

Società postmoderna e mondo liquido sono i segni più tangibili di una realtà globale in cui, come scrive Bauman, "il tempo non è più un fiume ma un insieme di pozzanghere e piscine", dove il tempo per antonomasia è l'Oggi ed il buio domani non è. Una società, quella postmoderna, in cui si è volatilizzata l'importanza dell' "addomesticare" ossia del "creare legami" che, come sottolinea Saint Exupéry, "è una cosa da molto dimenticata". Il "creare legami" presuppone infatti una dimensione attuale, presente, l'Oggi, ma necessariamente anche quella del domani, del tempo visto come fiume dove, soltanto qui, le radici dei termini "custodire" e "mantenere" trovano spazio per attecchire. Ma la società in cui viviamo per necessità o scelta o forse per entrambi, considerando il sottile confine spesso sussistente tra le due situazioni, disdegna il domani inneggiando all'attimo, all'ora, creando così un circolo vizioso di "prendo e butto via" cioè di "creo e non custodisco". Una logica consumistica che smaschera un altro volto oscuro di questa realtà. Ma fermiamoci un attimo, scoviamo il positivo: l'attimo, il presente l'ora, non rimandano forse al tanto famoso Carpe Diem oraziano? "vivi il presente, mentre noi parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito" e, quindi, l'esortazione del poeta a cogliere l'attimo che fugge, tuttavia, è stata spesso fraintesa come inno di una vita edonistica. Il Cogli l'attimo presuppone tutt'altro: consapevolezza, ricerca e scelta. Consapevolezza dell'oggi nel flusso del tempo e, dunque, del domani, ricerca e scelta del vero attimo da cogliere dato che "ogni scelta implica una rinuncia". Sarebbe errato e superficiale paragonarlo quindi a ciò che oggi l'uomo vive quotidianamente. 
Mi chiedo quindi dove siano finiti i versi di John Donne "No man is an island, entire of itself" ... nessun uomo è un isola, completo in se stesso, ma "un pezzo del continente, una parte del tutto". Siamo "a piece" nonostante ci ostiniamo ad apparire con superbia come "an island", ora dobbiamo solo voler essere quello che già siamo: "a part of main", una parte del tutto che viva nell'Oggi  ma anche per il Domani, "in today for today" ma anche "in today for tomorrow". 

Considerazioni ispirate da Z.Bauman "La società dell'incertezza".

Nessun commento:

Posta un commento

mercoledì 23 marzo 2011

"No man is an island": in pochi versi l'essenza del Tutto

Post scritto da Roberta B.

I celebri anacronistici versi di John Donne hanno forse abbandonato i cuori e i pensieri degli uomini di quest'oggi?

Società postmoderna e mondo liquido sono i segni più tangibili di una realtà globale in cui, come scrive Bauman, "il tempo non è più un fiume ma un insieme di pozzanghere e piscine", dove il tempo per antonomasia è l'Oggi ed il buio domani non è. Una società, quella postmoderna, in cui si è volatilizzata l'importanza dell' "addomesticare" ossia del "creare legami" che, come sottolinea Saint Exupéry, "è una cosa da molto dimenticata". Il "creare legami" presuppone infatti una dimensione attuale, presente, l'Oggi, ma necessariamente anche quella del domani, del tempo visto come fiume dove, soltanto qui, le radici dei termini "custodire" e "mantenere" trovano spazio per attecchire. Ma la società in cui viviamo per necessità o scelta o forse per entrambi, considerando il sottile confine spesso sussistente tra le due situazioni, disdegna il domani inneggiando all'attimo, all'ora, creando così un circolo vizioso di "prendo e butto via" cioè di "creo e non custodisco". Una logica consumistica che smaschera un altro volto oscuro di questa realtà. Ma fermiamoci un attimo, scoviamo il positivo: l'attimo, il presente l'ora, non rimandano forse al tanto famoso Carpe Diem oraziano? "vivi il presente, mentre noi parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito" e, quindi, l'esortazione del poeta a cogliere l'attimo che fugge, tuttavia, è stata spesso fraintesa come inno di una vita edonistica. Il Cogli l'attimo presuppone tutt'altro: consapevolezza, ricerca e scelta. Consapevolezza dell'oggi nel flusso del tempo e, dunque, del domani, ricerca e scelta del vero attimo da cogliere dato che "ogni scelta implica una rinuncia". Sarebbe errato e superficiale paragonarlo quindi a ciò che oggi l'uomo vive quotidianamente. 
Mi chiedo quindi dove siano finiti i versi di John Donne "No man is an island, entire of itself" ... nessun uomo è un isola, completo in se stesso, ma "un pezzo del continente, una parte del tutto". Siamo "a piece" nonostante ci ostiniamo ad apparire con superbia come "an island", ora dobbiamo solo voler essere quello che già siamo: "a part of main", una parte del tutto che viva nell'Oggi  ma anche per il Domani, "in today for today" ma anche "in today for tomorrow". 

Considerazioni ispirate da Z.Bauman "La società dell'incertezza".

Nessun commento:

Posta un commento