Recensione di Miriana
Siamo nell’Inghilterra del 1811, in particolare a Lyme, sulla costa meridionale inglese. Mary Anning è una adolescente con una passione decisamente strana per l’epoca: i fossili. La sua passione, che la porta a trascorrere intere giornate in spiaggia, e il suo forte temperamento la inducono ad allontanarsi e ad isolarsi nei confronti di una società perbenista e convenzionale. Le cose cambiano quando in questa piccola città arrivano le sorelle Philpot da Londra: la più piccola Margaret, Louise (appassionata di botanica), e la maggiore Elizabeth. Tutte e tre non sposate, tutte e tre troppo fuori dal comune per poter essere accettate dalla mentalità provinciale di una piccola cittadina qual è Lyme. Ma la storia si incentra soprattutto sulla maggiore, Elizabeth, accomunata a Mary dalla passione per i fossili. Tra le due si instaura da subito una forte sintonia che col tempo, nonostante le incomprensioni, le iniziali invidie, si trasformerà in una grande amicizia.
Siamo nell’Inghilterra del 1811, in particolare a Lyme, sulla costa meridionale inglese. Mary Anning è una adolescente con una passione decisamente strana per l’epoca: i fossili. La sua passione, che la porta a trascorrere intere giornate in spiaggia, e il suo forte temperamento la inducono ad allontanarsi e ad isolarsi nei confronti di una società perbenista e convenzionale. Le cose cambiano quando in questa piccola città arrivano le sorelle Philpot da Londra: la più piccola Margaret, Louise (appassionata di botanica), e la maggiore Elizabeth. Tutte e tre non sposate, tutte e tre troppo fuori dal comune per poter essere accettate dalla mentalità provinciale di una piccola cittadina qual è Lyme. Ma la storia si incentra soprattutto sulla maggiore, Elizabeth, accomunata a Mary dalla passione per i fossili. Tra le due si instaura da subito una forte sintonia che col tempo, nonostante le incomprensioni, le iniziali invidie, si trasformerà in una grande amicizia.
Ultimo di una serie di successi, tra cui La ragazza con l’orecchino di perla (2000), Quando cadono gli angeli (2002), La donna e l’unicorno (2003) e L’Innocenza (2007), Strane Creature è un libro in cui Tracy Chevalier ha saputo intrecciare realtà e finzione (così come anche nei libri precedenti), facendo muovere personaggi realmente esistiti e inserendo scoperte realmente avvenute in una storia in massima parte inventata: Mary Anning, infatti, è la ragazzina che a Lyme Bay portò alla luce il cranio del primo ittiosauro e che in tal modo contribuì alla continuazione delle ricerche di Charles Darwin sull’evoluzione.
Per chi è appassionato di narrativa, non può non leggere questa affascinante storia che parla di amicizia vera e di coraggio, di due donne che, grazie alla loro caparbietà e spinte dalla passione e dall’amore per i fossili, si mettono in gioco per lottare contro le ottuse convenzioni di un’epoca e per aprire la strada al progresso e alla conoscenza.
Strane creature, Tracy Chevalier, ed. Neri Pozza 2009, pagg 304
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