"Margherita Dolcevita" di Stefano Benni
Stefano Benni ci racconta una storia moderna, attuale, forse troppo, tanto da spingersi in una previsione non molto futura. La protagonista è Margherita, una ragazzina di 14 anni con qualche problema al cuore. Vive in una città qualunque con una famiglia formata da genitori, due fratelli, il nonno, lei e un cane: persone che conducono una vita normale, ognuno con le proprie manie e le proprie fissazioni. Un giorno però la tranquillità e la normalità delle loro vite è sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini, una famiglia ricca e perfetta (in apparenza) che costruisce una casa a forma di cubo super blindata. Casa-cubo e famiglia-perfetta sono circondati da un alone di mistero. Nascondono qualcosa, si comportano in modo strano, cominciano ad accadere nel quartiere avvenimenti inusuali e inspiegabili. Margherita sente puzza di bruciato e inizia a indagare. Ben presto si ritrova sola: tutta la sua famiglia è ammaliata dai vicini e sono ormai dalla loro parte. Margherita non demorde perché sembra che tutto il mondo sia stato “occupato” da cubi e famiglie perbene, e, dalla sua, ha la fantasia, il coraggio e un’ ”amica” speciale.
L’autore non sta forse descrivendo la nostra realtà?! Quante volte ci arrendiamo a ciò che gli altri ci impongono, alle “leggi” della società, al volere collettivo. Senza che ce ne accorgiamo ci uniformiamo alla massa, soccombiamo a delle decisioni che non si sa neanche chi le prende, rinunciando a quelle diversità che ci rendono unici. Margherita lotta con tutte le sue forze per mantenere il proprio essere, pur sapendo di non essere perfetta e di avere tanti difetti, e cerca di mantenere la sua integrità, la sua unicità, le sue particolarità. Dovremmo essere come Margherita Dolcevita o per lo meno provarci.
"Margherita dolcevita", Stefano Benni, Ed. Feltrinelli 2005, pagg. 206
"Margherita Dolcevita" di Stefano Benni
Stefano Benni ci racconta una storia moderna, attuale, forse troppo, tanto da spingersi in una previsione non molto futura. La protagonista è Margherita, una ragazzina di 14 anni con qualche problema al cuore. Vive in una città qualunque con una famiglia formata da genitori, due fratelli, il nonno, lei e un cane: persone che conducono una vita normale, ognuno con le proprie manie e le proprie fissazioni. Un giorno però la tranquillità e la normalità delle loro vite è sconvolta dall’arrivo dei nuovi vicini, una famiglia ricca e perfetta (in apparenza) che costruisce una casa a forma di cubo super blindata. Casa-cubo e famiglia-perfetta sono circondati da un alone di mistero. Nascondono qualcosa, si comportano in modo strano, cominciano ad accadere nel quartiere avvenimenti inusuali e inspiegabili. Margherita sente puzza di bruciato e inizia a indagare. Ben presto si ritrova sola: tutta la sua famiglia è ammaliata dai vicini e sono ormai dalla loro parte. Margherita non demorde perché sembra che tutto il mondo sia stato “occupato” da cubi e famiglie perbene, e, dalla sua, ha la fantasia, il coraggio e un’ ”amica” speciale.
L’autore non sta forse descrivendo la nostra realtà?! Quante volte ci arrendiamo a ciò che gli altri ci impongono, alle “leggi” della società, al volere collettivo. Senza che ce ne accorgiamo ci uniformiamo alla massa, soccombiamo a delle decisioni che non si sa neanche chi le prende, rinunciando a quelle diversità che ci rendono unici. Margherita lotta con tutte le sue forze per mantenere il proprio essere, pur sapendo di non essere perfetta e di avere tanti difetti, e cerca di mantenere la sua integrità, la sua unicità, le sue particolarità. Dovremmo essere come Margherita Dolcevita o per lo meno provarci.
"Margherita dolcevita", Stefano Benni, Ed. Feltrinelli 2005, pagg. 206
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